Natale, l’Anno Nuovo, la Pasqua, in passato il rituale dei saluti, dei messaggi augurali, aveva un qualcosa di scontato e di ripetitivo, la Pasqua di quest’anno, invece, si inserisce in un contesto sociale unico, senza precedenti, che sta imponendo scelte di vita, fino a qualche settimana fa, nemmeno immaginabili.
La Pasqua poi, a ben riflettere, si caratterizza per la sua realtà di morte e resurrezione, di morte e vita, finendo quest’anno per renderla un riferimento di grande attualità, in grado di dare concretezza al bisogno di speranza degli uomini.
E se questa è la Pasqua, in una realtà di paura e di paralisi di ogni attività, di riflessioni sulla vita, come Istituzione chiamata a promuovere ed organizzare il calcio nelle Marche, non sembri fuori luogo questo messaggio come segno di vicinanza e presenza, di fiducia ed incoraggiamento, di forte speranza.
E che dopo la morte ci sarà la resurrezione, che tornerà la vita, prendendo come riferimento le parole ed i gesti di Papa Francesco, credo esprima il senso più profondo del nostro augurio di Buona Pasqua.
Paolo Cellini
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