Ogni settimana, nei Comunicati Ufficiali, da qualche numero ricorre una costante: provvedimenti disciplinari a carico di tesserati e società per comportamenti di violenza nei confronti degli arbitri.
Possono ancora sembrare casi isolati, ma sono segnali che sarebbe da irresponsabili se venissero sottovalutati.
Se come Marche ci sentiamo orgogliosi di essere la prima regione, in Italia, nella pratica del calcio, lo stesso impegno, uguale determinazione dobbiamo mettere nell’ambito comportamentale e sotto il profilo della correttezza e della lealtà sportiva.
Il rimedio alla violenza – per nessuna ragione giustificabile – non sono certamente sanzioni disciplinari esemplari che già ci sono, l’antidoto più efficace può essere solamente una crescita del senso di responsabilità e di maturità di ogni componente e realtà interna al nostro mondo.
La prossima assemblea regionale sarà un’opportunità di confronto, di idee, di proposte e suggerimenti.
Paolo Cellini – Presidente Comitato Regionale Marche
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