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Comitato Regionale Marche

Panichi rilancia: “No alla violenza e agli insulti in campo. Carenza arbitri? Per ora abbiamo tamponato”

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09 Dicembre 2021

ANCONA – La stagione sportiva è quasi al giro di boa. Grazie anche alle normative e ai protocolli anticovid l’attività del Comitato Regionale Marche prosegue il suo corso nonostante la pandemia. Ogni fine settimana ha regalato emozioni e piacevoli storie. Nei mesi scorsi però sono saliti alla ribalta anche alcuni episodi decisamente negativi. Mentre ci avviciniamo al Natale, a fare il punto della situazione è il presidente Ivo Panichi.

“In estate siamo ripartiti con un numero di società iscritte che ci ha reso felici, perché i timori alla vigilia della ripartenza erano presenti e importanti – afferma il presidente del Comitato Regionale -. Siamo altrettanto felici che l’attività stia andando avanti regolarmente nonostante il Covid non molli la sua morsa. Non siamo affatto felici invece di aver registrato un pericoloso aumento di casi di violenza sui campi di gara. Voglio richiamare ancora una volta tutti protagonisti del calcio marchigiano ad un senso di responsabilità maggiore nei confronti dei valori della correttezza e della lealtà sportiva, affinché il campo di gioco sia unicamente luogo di divertimento, di aggregazione e socializzazione”.

Non solo: “In particolare nel calcio giovanile, ma non solo, abbiamo registrato diversi casi di arbitri oggetto di offese da parte del pubblico e di tutti gli addetti ai lavori. Troppe volte e troppo spesso ci si concentra troppo sulla presenza e sul comportamento dell’arbitro, anziché pensare alle vicende del gioco. Vorrei ricordare a tutti che gli arbitri sono ragazzi o ragazze che, come i calciatori, gli allenatori e i dirigenti delle società, mettono a disposizione del calcio tutta la loro passione e il loro impegno. Possono sbagliare certo, come sbagliano gli stessi calciatori e allenatori o dirigenti. E’ doveroso ribadire e rimarcare che tutti debbono sempre essere educati e rispettosi anche nei loro confronti”.

A proposito dei direttori di gara: nelle altre regioni d’Italia ci sono state numerose partite o addirittura turni di campionato rinviati per mancanza di arbitri. Anche nelle Marche la carenza di arbitri si era palesata in maniera significativa nei mesi scorsi, in particolare per le partite del sabato. “Con le misure prese ad inizio ottobre e grazie alla disponibilità di numerose società abbiamo tamponato la situazione – racconta il presidente Panichi -. Approfitto però di questa circostanza per rilanciare un duplice invito: quello di scegliere un giorno diverso dal sabato per gli incontri dei prossimi mesi e, a tutti i potenziali ragazzi e ragazze interessati, quello di farsi avanti per partecipare ai corsi dell’Aia per diventare arbitro”.

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